Nell’ottobre del 2019 sono andato a Fuerteventura, una delle isole che formano l’arcipelago delle Canarie. Ad ospitarmi un caro amico trasferitosi lì da anni, prezioso compagno di viaggio che ringrazio per la pazienza avuta ogni volta che chiedevo di fermarci a scattare una fotografia.      Ho soggiornato precisamente ad El Cotillo, un piccolo villaggio di pescatori nel nord ovest dell’isola. Fuerteventura è uno di quei luoghi che, seppur a fatica, non è stato ancora condizionato dalla frenetica società moderna. E’ una terra in prevalenza arida. Spazi deserti, vulcani spenti e altopiani rocciosi trasmettono insieme alle acque colorate dell’oceano un’atmosfera intima e selvaggia. In alcuni paesi queste sensazioni sono contaminate se non soppresse dal turismo di massa e dalla fitta concentrazione di resort, centri commerciali e locali notturni. El Cotillo al contrario, per quanto sia anch’esso vissuto da vacanzieri, mantiene al momento le caratteristiche dell’isola, grazie anche ai residenti che si sono impegnati ad evitare che l’edilizia spesso abusiva prendesse il sopravvento sulle periferiche superifici naturali. Con le mie fotografie ho cercato di descriverne l’ambiente urbano e paesaggistico nel suo clima di apparente e rilassante desolazione, dalle luci mattutine a quelle serali.

Buona visione.